L'artista pittrice e illustratrice spagnola Olga Esther è nata nel 1975 a Valencia proprio quando la dittatura di Franco era nella sua fase finale. I suoi genitori erano attivisti del movimento antifascista per cui la famiglia si trasferisce in campagna. Circondata dalla natura, inizia il suo amore per gli animali. La sua casa diventa un rifugio per animali abbandonati. Lasciando alle spalle le idee dell'infanzia di studi zoologici, inizia a studiare Belle Arti al Politecnico di Valencia, un luogo dove non si sente mai un suo agio. Nell'arte concettuale e nell'astrazione dominante non riusciva a trovare uno spazio per ragazze tristi con grandi occhi. Fu durante questo periodo che scoprì il lavoro dell'antropologa femminista Marcela Lagarde. Dopo aver frequentato molti dei suoi seminari, è diventata consapevole di cosa significhi il femminismo, non solo nel pubblico ma anche nella sfera privata. La prospettiva di genere cambia la sua vita personale, il suo rapporto con se stesso e con gli altri ed è la chiave per includere il suo lavoro. Laureata in Belle Arti presso il Politecnico di Valencia, ha conseguito due borse di studio a Praga e in Messico. Ha anche conseguito un master in videogiochi. Ora vive e lavora a Valencia. Olga Esther dipinge principesse che non vogliono essere principesse, uccelli che piangono sangue, rospi che si uccidono perché ignorati. Usa il simbolismo principessa per parlare di genere e femminismo. Ha fatto parte del Team Malvhada, chiaramente orientato al femminismo, dove cercavano nuove modalità espressive, realizzando installazioni nello spazio espositivo con ancora pittorici che si fondevano per osare significato e coerenza all'opera, al di là del semplice oggetto artistico.Fonda Estan d'Art, insieme al pittore valenziano Pere Navarro. E' Membro del movimento artistico La Escalera, Membro del gruppo "El clavo ardiendo", Nuova figurazione valenzana, coordinato da José Saborit, Rosa M. Artero, Antonio Gadea e Vicente García.
www.olgaesther.com/