Fernando Botero è nato il 19 aprile 1932 a Medellin, in Colombia. Durante gli anni della fanciullezza frequenta la scuola elementare e prosegue gli studi alla scuola secondaria dei gesuiti a Medellin. A dodici anni lo zio lo iscrive a una scuola per toreri dove rimarrà per due anni.
Inizia a pubblicare illustrazioni per "El Colombiano", giornale di Medellin, nel lontano 1948, a soli sedici anni. Frequentando il caffè "Automatica" conosce alcuni personaggi dell'avanguardia colombiana tra cui lo scrittore Jorge Zalamea grande amico di Garcìa Lorca.
Successivamente si trasferisce a Bogotà dove entra in contatto con circoli culturali, poi a Parigi dove si dedica allo studio degli antichi maestri. Tra il 1953 e il 1954 Botero viaggia tra Spagna e Italia ed esegue copie di artisti rinascimentali, Giotto ed Andrea del Castagno che avranno un'ascendenza figurativa su di lui e sulla sua espressione pittorica.
Dopo vari spostamenti fra New York e ancora Bogotà, nel 1966 si trasferisce definitivamente a New York (Long Island), dove si immerge in un lavoro instancabile, cercando soprattutto di sviluppare l'influenza che Rubens stava via via assumendo nella sua ricerca, soprattutto sull'utilizzo delle forme plastiche. Intorno ai primi anni '70 inizia a realizzare le sue prime sculture.
Sposatosi nel 1955 e poi separato con Gloria Zea, ha avuto da lei tre figli.
Nel 1963 si è risposato con Cecilia Zambiano. Purtroppo in questi anni il figlio Pedro, di appena quattro anni, muore in un incidente stradale, in cui lo stesso Botero rimane ferito.
Dopo il dramma, Pedro diviene il soggetto di molti disegni, dipinti e sculture. Nel 1977 viene inaugurata la sala Pedro Botero al Museo Zea di Medellin con la donazione di sedici opere in memoria del figlio scomparso.
Separatosi anche dalla Zambiano, negli anni 1976 e 1977 si dedica quasi esclusivamente alla scultura.
Nessun commento:
Posta un commento