Nigel Van Wieck è un artista inglese nato nel 1947. Ha studiato in Europa e conosciuto il lavoro dei grandi maestri, i loro stili e le loro estetiche. Quando si trasferisce negli Stati Uniti nel 1979, viene letteralmente folgorato dallo stile realista americano contemporaneo. All’inizio sono stati i dipinti di Thomas Eakins e di Winslow Homer a catturare la sua attenzione. Ma ancor più forte è stato il fascino esercitato dall’opera di Edward Hopper, in cui ha percepito uno spirito affine. Le sue opere hanno un contenuto moderno ma sembrano appartenere ad un’epoca lontana. La maggior parte delle sue scene sono tratte dalla vita reale, in cui l’artista sembra comportarsi come un voyeur. Nelle stazioni della metropolitana, nei vagoni, nelle spiagge assolate di Van Wieck emerge la solitudine dell’essere umano. La composizione dei quadri è spesso deserta, immersa nel silenzio; raramente vi è più di una figura, e quando ve ne è più di una, sembra emergere una drammatica estraneità e incomunicabilità tra i soggetti. Per realizzare i suoi dipinti, Van Wieck guarda i modelli dal vivo, utilizza fotografie e ritagli, ma la sua fonte di ispirazione principale resta la memoria.
www.nigelvanwieck.net
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