Figlio di un calzolaio, Rafael Fernández è nato il 24 ottobre 1935 a San José (Spagna). Fin da bambino si appassionò al disegno, alla pittura e alla corrida e da adolescente entrò nella Casa degli Artisti. In seguito ha continuato il suo apprendistato in Nicaragua nel 1958: lì ha studiato sotto la direzione del maestro Rodrigo Peñalba, presso la School of Fine Arts di Managua. Al suo ritorno in Costa Rica, continuò la sua esaustiva ricerca di colori e temi; dipingeva molto, esibiva qualcosa di meno e vendeva poco. Insieme a Manuel de la Cruz González, Carlos Moya e Claudio Carazo formarono il Grupo Taller nel 1964: il suo scopo era condividere esperienze e conoscenze plastiche, ma rispettando il pensiero artistico di ognuno; lo scambio con Manuel de la Cruz ha propiziato la sua partenza dal piano narrativo per esplorare un certo surrealismo. In quel momento apparvero le donne che compivano i loro inconfondibili quadri; apparivano sullo sfondo, o appena suggeriti, e i loro colori erano diversi: principalmente blu e grigio. Negli anni settanta iniziò quello che è considerato il suo secondo stadio, e secondo i critici come Klaus Steinmetz, il più interessante; quando ha introdotto più colore e nasconde, dietro un oggetto o personaggio, un gatto, la sua coda, le sue piccole orecchie.
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