L'artista surrealista americana Kay Sage è nata nel 1898 a New York, da una ricca famiglia dell'alta borghesia. Negli anni venti, si stabilì a Roma, per seguire gli studi artistici. Qui incontrò il Principe Ranieri di San Faustino, un nobile che la inserì nel circuito dell'alta società. Dopo dieci anni di matrimonio, però, l'artista divorziò, insofferente alla vita sociale che conduceva, e si recò a Parigi per seguire i suoi ideali artistici. A Parigi cominciò ad avvicinarsi all'ambiente surrealista, anche se fu inizialmente presente tenuta lontana, a causa del fatto che fosse una donna e che provenisse da un ambiente aristocratico. Iniziò a dipingere paesaggi surrealisti verso la fine degli anni trenta, mantenendosi fedele al surrealismo anche dopo la seconda guerra mondiale e distinguendosi soprattutto per la struttura architettonica delle scene ritratte con meticolosa e fotografica precisione. Nel 1937 conobbe Yves Tanguy, col quale instaurò una relazione di lunga durata. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Sage tornò a New York, insieme ad altri artisti francesi desiderosi di sfuggire al pericolo della guerra, tra cui lo stesso Tanguy. Nell'agosto del 1940 Sage e Tanguy si sposarono. Ma quindici anni più tardi, nel 1955, Tanguy morì. Sage cominciò a cadere in uno stato di depressione: dipinse sempre meno (anche a causa della perdita graduale della vista), la sua poesia divenne cinica e piena di dolore e lei si chiuse nell'isolamento della sua casa. Un primo tentativo di suicidio si è verificato nel 1959, ma fallì. Il secondo, avvenuto l'8 gennaio 1963, tre giorni dopo il compleanno di Tanguy, la portò alla morte. La sua opera artistica è stata, in parte, coperta da quella del marito, della cui influenza risente sicuramente. Ma non bisogna dimenticare la sua vicinanza alla pittura di Giorgio de Chirico, che ha influenzato quasi quanto Tanguy.
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