mercoledì 13 novembre 2019

Gregorio Sciltian (1900-1985) - still life

Il pittore italiano Gregorio Sciltian, (Grigorij Ivanovič Šil´tjan)   nasce a  Nachičevan'(Armenia), nel 1900. Appartenente da una famiglia benestante, dopo aver terminato il liceo, si trasferisce a Mosca, dove continua gli studi classici al ginnasio Adolfi e inizia a dedicarsi allo studio delle arti figurative all'Accademia di Belle Arti di S.Pietroburgo. A Rostov  espone le sue prime opere, di carattere cubo-futurista in mostre collettive, ma nel 1919 lascia il paese natale, spaventato dalla Rivoluzione d'Ottobre, trasferendosi prima a Costantinopoli poi a Vienna, e Parigi. A Berlino nel 1923 sposa Elena Boberman e, dopo il viaggio di nozze a Monaco, prosegue, inizialmente da solo, verso l'Italia, la sua "terra promessa", dove visita Napoli, Firenze e la Liguria, per stabilirsi con la moglie a Roma dove espone la prima volta alla Galleria d'Arte Bragaglia, presentato da Roberto Longhi. A Roma Sciltian conosce diversi intellettuali italiani  e vari pittori compreso Antonio Baldini, Antonio Donghi e Giuseppe Capogrossi.  Dopo l'interesse per l'Art Nouveau si dedica a nature morte, ritratti e escene sacre. Il  suo è un realismo di ispirazione fiamminga e caravaggesca. 
















































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